| ah pensa un po'...l'ho studiato proprio in queste settimane con la letteratura giapponese moderna. beh è un discorso molto vasto...non so quanto si possa dire qua. mi ci vorrebbero ore a scriverti tutto...oltretutto non me la sento di dirti troppe nozioni. non vorrei dirti qualcosa di sbagliato. tu magari leggi un po' quello che diciamo qua,ma ovviamente non dare per scontato tutto ciò che troverai scritto perchè potrebbero esserci delle inesattezze (e dato che tutto ciò ti serve per la tesina,meglio non rischiare). io ti posso dire,riguardo a ciò che ho studiato e che ricordo,che: il periodo di occidentalizzazione da parte del giappone è avvenuto con la fine dell'epoca tokugawa e con l'inizio dell'era meiji (1868-1912). è indubbiamente un periodo importantissimo,ricco di innovazioni per la cultura giapponese che porterà molte modifiche in tutto il "mondo giapponese" (che fino ad allora era rimasto chiuso in se stesso) in qualsiasi ambito:in quello letterario,in quello pittorico,in quello artistico ecc. con questa apertura all'occidente,il giappone viene sommerso da tutti quei pensieri che avevano formato l'europa degli ultimi secoli. l'illuminismo,il romanticismo e il naturalismo,che nell'europa si erano formati col passare del tempo e che,direi,sono quasi l'uno il contrario dell'altro,in antitesi insomma,nel giappone dell'epoca meiji tutto ciò verrà assorbito in una volta. puoi immaginare il casino che può portare tutto ciò essendo filtrato in una volta sola. come disse il personaggio Sanshirò dell'omonimo romanzo di Natsume Sòseki (gli accenti che ho messo sono in realtà gli allungamenti): "il pensiero dell'era meiji ripercorreva nel giro di quarant'anni (1868-1912) tutta la strada che la storia dell'occidente aveva fatto in tre secoli". questo rinnovamento però sarà in realtà visto da molti scrittori tutt'altro che di buon grado. ci sarà un continuo rapporto tra tradizione e modernità,tra il vecchio (tradizioni del giappone) e il nuovo (pensieri e innovazioni portati dall'occidente). sarà visto come un disfacimento di tutto ciò che aveva a lungo caratterizzato il Giappone. un altro scrittore,Kawabata Yasunari,nel suo libro "il maestro di go",tramite i 2 personaggi-sfidanti di questo gioco,un esperto maestro anziano e una nuova giovane promessa,pone la raffigurazione dell'antico e del moderno. il maestro (che rappresenta l'antico) silenzioso e impassibile che gioca seguendo sempre schemi tradizionali,le cui pedine vengono spostate nella più totale armonia e leggiadria al contrario del suo giovane rivale (rappresenta il moderno) che,oltre ad essere irrispettoso nei confronti del maestro ammalato,gioca unicamente per ottenere la vittoria. un altro romanziere ancora,Nagai Kafù,nel suo libro "al giardino delle peonie",darà sempre rilievo all'unica ambientazione a lui cara,al villaggio attrversato dal fiume sumida,nel quartiere di asakusa,il quale sarà descritto come unico luogo non "contaminato" ancora dall'occidente (il quartiere di asakusa era la zona delle prostitute e delle geisha). in definitiva comunque non porterà solo tristezza,malinconia e nostalgia di ciò che fu,piuttosto un forte rinnovamento che si espnaderà in tutti gli ambiti culturali. impressionismo,espressionismo,dadaismo ecc. in ambito artistico,al romanticismo e naturalismo in ambito letterario ecc.
mi fermo qua per ora.mi auguro che queste nozioni da me riportate potranno esserti un po' utili
Edited by -Sousuke Sagara- - 8/5/2007, 19:04
|